24 serate di spettacolo, 8 titoli da ottobre 2024 ad aprile 2025 per FANOTEATRO – stagione della Fondazione Teatro della Fortuna realizzata con AMAT e con il contributo del Comune di Fano, Regione Marche e del MiC – che con rinnovato entusiasmo è pronto ad accogliere al Teatro della Fortuna un ricco cartellone declinato secondo le molteplici espressioni del mondo teatrale.
Attore, regista, conduttore e autore poliedrico, dal carisma straordinario e dalla comicità irriverente, a Paolo Ruffini dal 25 al 27 ottobre il compito di inaugurare la stagione con il nuovo e imperdibile spettacolo Din Don Down. Un concentrato di spregiudicata ironia e brillante improvvisazione, in questo nuovo lavoro un happening comico, senza regole, che sovverte il senso più profondo di ciò che ostinatamente si definisce “normale”. Accanto a Ruffini in scena ci sono gli attori con disabilità della Compagnia Mayor Von Frinzius, accompagnati dalle note di Claudia Campolongo al pianoforte. Les nuits barbares, ou les premiers matins du monde dal 22 al 24 novembre è un’opera dedicata al tema dell’origine della cultura mediterranea, un lavoro definito dalla stampa internazionale “spettacolare, sublime, e superlativo”. Con questo spettacolo, il coreografo franco-algerino Hervé Koubi ha concepito un gioiello che unisce la potenza ipnotica della parata da guerra e la precisione del balletto classico, portando agli occhi del pubblico ciò che di più affascinante c’è nell’incontro fra culture e religioni. Hervé Koubi riscrive, con il linguaggio della danza, una storia millenaria portando sul palco la paura ancestrale dello straniero, dell’altro da sé, per rivelare infine la raffinatezza delle culture “barbare”. Il drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón, già celebrato in patria con il Premio Nacional de Literatura Dramàtica e il Premio Lope de Vega per il Teatro, porta in scena dal 13 al 15 dicembre la sua esilarante commedia Ciarlatani affidandosi al talento di Silvio Orlando, nel ruolo del protagonista. Tradotta dal drammaturgo Davide Carnevali, questa è una pièce in dieci capitoli per quattro attori, che viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi, per dare vita ad una satira sul mondo del teatro e del cinema, ma anche a una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo. Valerio Binasco e Giuliana De Sio dal 3 al 5 gennaio sono i due principali protagonisti di Cose che so essere vere (Things I know to be true), un toccante, divertente e coraggioso dramma che ruota intorno alla storia di una famiglia e di un matrimonio, nel primo allestimento italiano del potente testo di Andrew Bovell per la regia di Valerio Binasco. FANOTEATRO prosegue dal 17 al 19 gennaio con Ettore Bassi e Trappola per topi, regia di Giorgio Gallione. Il 25 novembre 1952 all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta il lavoro di Agatha Christie e da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. La strana coppia con Gianluca Guidi, che firma anche la regia, e Giampiero Ingrassia dal 14 al 16 febbraio è una commedia singolarissima e particolarmente attuale, un esempio di come Neil Simon, il più geniale e prolifico autore del teatro comico della seconda metà del ‘900, riesca sempre a trovare quel pizzico di simpatica follia nella vita di tutti i giorni. Capolavoro assoluto della drammaturgia americana firmata Tennesse Williams, Lo zoo di vetro arriva in scena a Fano dal 14 al 16 marzo nella versione firmata da Pier Luigi Pizzi che vede protagonista Mariangela D’Abbraccio. Alla fine degli anni ’30 del secolo scorso, la storia racconta le vicende della famiglia Wingfield, sogni, paure, sentimenti, rimorsi. Il potente testo tocca l’anima e ricorda cosa significhi inseguire la propria vocazione, un’opera attraversata da una nostalgia che risulta essere devastante con protagonista anime fragili che potrebbero facilmente ritrovarsi nella società contemporanea. FANOTEATRO volge al termine dall’11 al 13 aprile con Neri Marcorè nello spettacolo di teatro canzone diretto da Giorgio Gallione che fa rivivere sul palcoscenico La buona novella, album di Fabrizio De André pubblicato nel 1970. Di taglio esplicitamente teatrale, La buona novella è costruito quasi nella forma di un’opera da camera con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi, Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale.
Dal 14 al 23 settembre rinnovi abbonamenti con conferma turno e posto, dal 25 al 27 settembre rinnovi abbonamenti con possibilità di cambi turno e/o posto, dal 29 settembre al 9 ottobre nuovi abbonamenti. Vendita presso botteghino del teatro (0721 800750) dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30 (comprese le domeniche), chiuso il 24 e 28 settembre.
Informazioni: Teatro della Fortuna (0721 830742), www.teatrodellafortuna.it, AMAT (071 2072439), www.amatmarche.net. Inizio spettacoli ore 21, domenica ore 17.