Nuova drammaturgia e progetti originali con alcuni tra i più interessanti interpreti della scena contemporanea. È la proposta della Stagione di Prosa 2024 del Teatro Misa di Arcevia promossa dal Comune di Arcevia con la direzione artistica del Teatro Giovani Teatro Pirata, in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e A.N.P.I. Sezione Arcevia, e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Marche, e CMS Consorzio Marche Spettacolo. Cinque gli appuntamenti in cartellone, da gennaio a maggio 2024, per offrire al pubblico uno spazio di incontro, di riflessione, di crescita e condivisione.
A inaugurare la stagione in abbonamento, domenica 21 gennaio ore 17, è “Every Brilliant Thing”, un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe, qui nella traduzione di Michele Panella e con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Sardegna Teatro. Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena un racconto brillante di “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere. La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo – è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti: piccole manie, incontri, emozioni e attimi indimenticabili, durante il quale mette sempre più a fuoco il rapporto con il padre, con il suo primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Con la complicità di alcuni spettatori – chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, “Every Brilliant Thing” riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.
Sabato 17 febbraio ore 21 va in scena “Goccia dopo Goccia” che racconta la storia di Carlo Urbani e la condizione fragilissima del nostro pianeta. Il testo è di Francesco Niccolini, la regia di Simone Guerro, in scena Sandro Fabiani; la produzione Teatro Giovani Teatro Pirata è in collaborazione con Aicu Associazione Italiana Carlo Urbani e con il patrocinio di MSF Medici Senza Frontiere, sostiene la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Lo spettacolo è un racconto appassionante, un volo intorno al pianeta Terra, in cui si percorrono alcuni dei mali incombenti e di cui ogni giorno vediamo e spesso ignoriamo gli effetti, per “atterrare” sulla vicenda del medico di Castelplanio in servizio all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che morì a Bangkok il 20 marzo 2003, nello sforzo di contenere la diffusione del virus della Sars. Medico dei poveri, dei dimenticati dalle multinazionali farmaceutiche e dal ricco Occidente, quello di Urbani è un insegnamento che ci consegna la consapevolezza che ora più che mai le nostre piccole azioni possono fare la differenza, come piccole gocce d’acqua, goccia dopo goccia.
Sabato 2 marzo ore 21 va in scena “La stanza di Agnese”, di e con Sara Bevilacqua. La produzione Meridiani Perduti Teatro è dedicata al giudice Paolo Borsellino. Dopo il successo di Stoc ddò, l’attrice brindisina torna sul palco un’altra produzione dedicata al tema delle donne nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata. Al centro del racconto è la storia di Agnese Piraino leto, vedova di Borsellino, una delle donne che più ha vissuto sulla propria pelle la tragedia delle stragi di mafia italiane. Siamo nel 2010 e Agnese, segnata dalla malattia, ripercorre i ricordi di una vita a partire da una telefonata dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “Via D’Amelio è stata da colpo di stato”. Poche parole che inevitabilmente fanno riemergere i ricordi di una vita. Una narrazione che parte dal loro primo incontro, fino a narrare i momenti più bui; i rapporti con la scorta; le difficoltà con i figli. Ma anche il lato giocoso di Paolo, sempre pronto allo scherzo. Il lavoro nel pool antimafia accanto a Giovanni Falcone fino al tradimento da parte di chi avrebbe dovuto combattere al suo fianco.
Domenica 17 marzo ore 17, Saverio La Ruina, uno dei più premiati e attivi esponenti del teatro contemporaneo, è il protagonista dello spettacolo “Via del popolo”, una produzione Scena Verticale nominata per i Premi Ubu 2023. La storia che La Ruina compone sulla scena con maestria e rigore è un viaggio dagli anni ‘60 ai nostri, per raccontare un luogo, una socialità, un’Italia ormai scomparse. “Via del popolo” è un tratto di strada di Castrovillari, il paese d’origine dell’attore, drammaturgo e regista calabrese, che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema… Due uomini percorrono Via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali.
Chiude la stagione uno spettacolo fuori abbonamento in collaborazione con A.N.P.I. sezione di Arcevia, nel ricordo dell’Eccidio di Monte Sant’Angelo, la strage nazifascista del maggio 1944 nella quale vennero uccisi 63 tra civili e partigiani italiani. “Tu non sai le colline” va in scena domenica 5 maggio ore 21, regia di Enrico Messina, con Simone Guerro e Fabio Spadoni, per una nuova produzione del Teatro Giovani Teatro Pirata e del Comune di Arcevia. Partendo dal titolo della poesia che Cesare Pavese dedicò ai partigiani nel 1945, lo spettacolo parla di Resistenza, tra memoria e presente. Resistere è un’azione, non una semplice parola e camminando per le vie di Arcevia si nota che nonostante i borghi si spopolino, i giovani migrino verso città più grandi e con maggiori possibilità, qui c’è una vita che continua e si ridisegna. Come si intreccia la vita tra la storia e il presente di questa cittadina? Enrico Messina e Simone Guerro abiteranno il paese per diversi giorni intervistando abitanti e passanti, raccogliendo storie tra passato presente e futuro per restituirle in uno spettacolo teatrale dove la comunità potrà rivedersi, raccontata con occhi diversi.
Abbonamenti in vendita da 11 al 21 dicembre (quattro spettacoli sono in abbonamento ed il quinto è in omaggio per chi si abbona) presso il Centro Culturale San Francesco di Arcevia (tel. 0731.984561) e Teatro Giovani Teatro Pirata (0731.56590). Il costo degli abbonamenti per platea e palchi centrali 50 euro intero e 40 euro ridotto, palchi laterali 40 euro intero e 30 ridotto.
I biglietti sono in vendita dal 22 dicembre: spettacoli in abbonamento da 12 a 15 euro (ridotto da 10 a 12 euro), spettacolo 5 maggio fuori abbonamento posto unico 5 euro.
Informazioni e biglietti: Teatro Giovani Teatro Pirata / Tel. 0731 56590 – tel. 334 1684688 lun-ven 9-17- biglietteria@atgtp.it – www.atgtp.it; AMAT/ Biglietterie del circuito – www.amatmarche.net. Vendita on-line www.vivaticket.it. Biglietteria Teatro Misa tel. 334 1684688 un’ora prima dell’inizio dello spettacolo