Grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino e il Comune di Ancona, con la partecipazione dell’AMAT, verrà realizzato presso l’Anfiteatro romano di Ancona il prossimo 17 settembre l’evento Anfiteatro in scena!
“La cooperazione tra il Ministero e gli enti locali ha storicamente portato grandi frutti per la tutela del patrimonio e del paesaggio e grazie alla iniziativa di tutti i soggetti coinvolti in quest’occasione è stato possibile creare anche una sinergia per la valorizzazione dei monumenti storici” – dichiara la Soprintendente Cecilia Carlorosi, e aggiunge: “proteggere il patrimonio storico e archeologico in quanto fonte della memoria collettiva è un compito istituzionale della Soprintendenza. È tuttavia fondamentale trasformare la tutela in uno strumento attivo e funzionale alla cultura dei cittadini, nei quali bisogna riconoscere i fruitori primi e assoluti del patrimonio culturale. L’Anfiteatro, scelto come scenario dello spettacolo, è assieme all’Arco di Traiano il monumento più imponente e identificativo di Ancona romana e verrà illustrato alla città dal personale del Ministero. Questa iniziativa rappresenta un modus operandi virtuoso che si può rendere più sistematico e che sicuramente verrà coltivato”.
“L’Anfiteatro è un habitat unico per Ancona, che rappresenta la sua storia e la sua cultura. Restituire vitalità e un ruolo centrale all’Anfiteatro romano e a quella parte antica e affascinante della città che lo ospita – afferma il sindaco Silvetti – è un dovere dell’Amministrazione, ma soprattutto è una scelta precisa, ed è anche un piacere. Lo abbiamo promesso ai cittadini e abbiamo voluto mantenere subito questa promessa, senza attendere la prossima stagione. Lo facciamo con un “assaggio” di quello che sarà il futuro, con un programma che valorizza il teatro dei grandi classici, la storia, le ricchezze naturali del nostro territorio. Al nostro fianco abbiamo gli enti e i soggetti più qualificati e prestigiosi per garantire, sin da ora, la bellezza e il valore che questo luogo merita. Ringrazio dunque di cuore la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, l’AMAT, la Regione Marche e il MiC per questa sinergia importante per il capoluogo e per tutta la regione”.
“Nella iconica cornice dell’Anfiteatro romano – afferma l’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini – sono lieta di inaugurare l’evento nato dalla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino che si svolgerà il 17 settembre e vedrà la partecipazione di Alessandro Preziosi. L’Assessorato alla Cultura ha accolto con grande entusiasmo l’input arrivato dalla Soprintendenza nell’obiettivo di una rivitalizzazione dell’intero tessuto cittadino attraverso la valorizzazione del patrimonio e la sua fruibilità, che rappresentano elementi fondanti della nostra cultura. La fruizione dell’Anfiteatro attraverso la sua “vivificazione” apporta un valore aggiunto che passa per la valorizzazione e programmazione di iniziative volte ad alimentare, favorire ed accrescere la conoscibilità del bene, della storia passata e delle diverse forme di arti in esso rappresentabili. In questo contesto si sviluppano le iniziative che caratterizzeranno la programmazione culturale anconetana: uno sguardo al passato per focalizzare il presente e disegnare il futuro. L’evento del prossimo 17 settembre è il primo passo verso la definizione di un calendario di iniziative in programma per il 2024 che vedono anche l’Anfiteatro romano tra le location privilegiate”.
La giornata si apre alle ore 18.30 con la visita guidata al sito archeologico e prosegue alle ore 19.30 con l’aperitivo offerto da Azienda Vinicola Moroder. Alle ore 20.30 nell’area dell’anfiteatro romano (precisamente nello spazio adiacente la Chiesa di San Gregorio Illuminatore, con accesso in via G. Birarelli) torneranno a riecheggiare le parole e le note dei grandi classici, con Alessandro Preziosi in Le idi di marzo, recital coinvolgente che ripercorre la tragica vicenda raccontata da Shakespeare nel Giulio Cesare, nell’adattamento di Tommaso Mattei.
Il racconto – narrato dal punto di vista dei quattro protagonisti Cesare, Marcantonio, Cassio e Bruto – prende le mosse dalla celebre orazione funebre di Antonio che incastona un dramma in cui i personaggi, cospiratori o fedeli a Cesare, sono totalmente ambigui, né positivi né negativi, né luci né ombre, che agiscono in conseguenza o in nome del Potere. Sono anime guidate dall’Ambizione, per natura ambivalente, mai solo buona, mai solo cattiva. Il fine giustifica i mezzi e nessuno si tira indietro. Cassio e Bruto hanno agito per il bene della Patria o per segreti rancori? Marco Antonio non è solo l’amico leale di Giulio Cesare, abile manipolatore, sa usare la parola a proprio vantaggio, utilizzandola per i propri fini. Così fuoriuscendo prepotentemente da quella damnatio memorie cui gli eventi della storia lo hanno condannato, ripercorre insieme al pubblico i tragici fatti e le devastanti emozioni di cui è stato protagonista e testimone fino proprio a quell’orazione funebre rimasta nella storia del teatro, che sfruttando il testamento di Cesare in cui nomina propri eredi tutti i cittadini di Roma compie l’impossibile: riconquistare il favore del popolo, che ora si scaglia contro i cospiratori. La conclusione è talmente vibrante da sembrare paradossale.
Le musiche originali eseguite dal vivo dall’autore Giacomo Vezzani, compositore e attore della compagnia Teatro del Carretto, autore, tra l’altro, della colonna sonora di Invisible Boy di Salvatores e delle musiche di innumerevoli spettacoli teatrali e lungometraggi cinematografici, seguono come una colonna sonora cinematografica il dipanarsi della narrazione fino al compiersi del drammatico finale. La produzione dello spettacolo è di Pato.
Ingresso gratuito previa prenotazione.