con Vanessa Gravina e Stefano Artissunch
drammaturgia e regia Stefano Artissunch
produzione Synergie Arte Teatro
Processo a Pandora è una pièce originale, un viaggio tra attualità e mito che affronta il tema delicato e complesso della condizione femminile e del ruolo delle donne nella società alle soglie del Terzo Millennio. Nella mitologia greca Pandora è la prima donna mortale, creata bellissima da Efesto e dotata di tutti i doni e le virtù. La parola Pandora significa “ricca di ogni dono” ed è colei che, per curiosità, aprì il vaso regalatole da Zeus contenente tutti i mali del mondo (violenza, vizi, malattia); spaventata da quello che aveva trovato richiuse frettolosamente il vaso ma sul fondo rimase la speranza che non fece in tempo ad allontanarsi. Dopo questo accadimento, essendo fuoriusciti tutti i mali, il mondo divenne luogo di morte e distruzione fino a quando Pandora non decise di aprire nuovamente il vaso per far uscire la speranza, l’ultima a morire, così il mondo riprese a vivere e progettare il futuro. La storia si svolge in una sala del tribunale divino dove Pandora è posta sotto accusa da un misterioso pubblico ministero che rappresenta l’ordine e l’autorità degli dei. L’accusa contro di lei è quella di aver liberato tutti i mali nel mondo, portando sofferenza e disperazione all’umanità. Lo spettacolo sotto forma di reading/processo vede Pandora difendersi strenuamente affermando di aver aperto il vaso mossa da profonda curiosità e per esplorare il mondo che le era stato negato. Pandora afferma inoltre che non tutto ciò che è uscito dal vaso è male perché la speranza si sarebbe salvata all’interno, offrendo un barlume di luce nelle tenebre. Attraverso video-testimonianze e flashback, gli spettatori vengono trasportati nel passato di Pandora, dove scoprono il suo rapporto con Zeus, Prometeo ed Epimeteo, nonché la sua lotta personale per comprendere il significato della sua esistenza e della ricerca di redenzione. Nel corso del processo, vengono sollevate domande profonde sulla natura umana, sulla responsabilità e sul ruolo degli dei nel destino dell’umanità. L’opera offre spunti di riflessione sul libero arbitrio, sulla curiosità come forza motrice del progresso umano e sulla speranza come risorsa preziosa anche nelle situazioni più difficili. Con un mix avvincente di dialoghi intensi, monologhi emozionanti e scene coinvolgenti, lo spettacolo si pone l’obiettivo di far riflettere il pubblico sulla complessità della condizione umana e sulla necessità di abbracciare la curiosità e la speranza nell’affrontare le sfide della vita.
Processo a Pandora è il curioso desiderio di libertà che porta l’uomo a riconoscere il male e considerarlo occasione di arricchimento come se per poter crescere dovesse passarci in mezzo. Pandora è una risvegliatrice d’anima che ha avuto il coraggio di andare oltre le regole imposte per ottenere di vederci chiaro. Per poter crescere, rinascere ed arricchirsi è doveroso affrontare le proprie paure, ascoltare i messaggi di tutti gli accadimenti della vita, fondamentale è riuscire a non pensare in modo duale (positivo-negativo/ bello-brutto) ma accogliere con fiducia la totalità e trovare in ogni sua manifestazione un insegnamento per esistere. Sono sempre stato attratto dal potere delle storie mitologiche di rivelare le profondità dell’animo umano, mi sono ispirato nell’esplorare il personaggio di Pandora ad un processo teatrale in particolare ad un tribunale divino dove si possa mettere in discussione l’ordine prestabilito e creare uno spazio di confronto tra l’individuo e il divino. Intendo stimolare il pubblico affinché esamini da vicino il concetto di libero arbitrio e di responsabilità personale aprendo, attraverso il processo, un dibattito sull’eterna lotta tra la curiosità e la paura delle conseguenze delle nostre azioni. Nel dare voce a Pandora e consentirle di difendersi dalle accuse, cerco di andare oltre la superficie del mito per rivelare le sfumature e le contraddizioni del personaggio. Pandora diventa l’incarnazione delle contraddizioni dell’umanità stessa, affrontando la sua lotta interiore e offrendo al pubblico la possibilità di comprendere la sua esperienza e le sue motivazioni profonde. Un’esperienza coinvolgente per il pubblico partecipe del processo e trasportato, attraverso una combinazione di video-scenografie evocative, luci e colonna sonora coinvolgenti, in un viaggio emotivo ed intellettuale nell’atmosfera magica del mondo mitologico. Stefano Artissunch
PRIMA DELLO SPETTACOLO | PORTO SAN GIORGIO
PERCORSI E ITINERARI ALLA SCOPERTA DI PORTO SAN GIORGIO
A CURA DI COMUNE DI PORTO SAN GIORGIO
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 331 5669129 DAL LUNEDÌ AL SABATO DALLE 10 ALLE 13
ore 19 | ASCOLI PICENO [Piazza Arringo]
ALLA SCOPERTA DELLA ASCOLI PICENO ROMANA
a cura di Comune di Ascoli Piceno e Gianfranca Florio
prenotazione necessaria AMAT 071 2075880 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16
Itinerario 3:
Dal paganesimo al cristianesimo: visita al Battistero, costruito su una preesistente struttura pagana, e al Giardino comunale, dove si trovano resti di epoca romana; si procede poi verso San Gregorio e San Venanzo, antichi templi diventati chiese romaniche dove ancora oggi sono ben visibili i resti delle strutture romane l’itinerario comprende una tappa al Teatro Romano
PORTO SAN GIORGIO_ROCCA TIEPOLO 8 agosto 2023 ore 21.30
Biglietti a 10 euro in prevendita QUI
in collaborazione di Proscenio Teatro
per Epos
ASCOLI PICENO_CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO 9 agosto 2023 ore 21.30
Biglietti a 15 euro – 12 euro ridotto in prevendita QUI.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO 0736 298770
lunedì – sabato 9.30 – 12.30 e 17 – 20
BIGLIETTERIA PRESSO LUOGO DI SPETTACOLO 334 6634432
la sera di spettacolo dalle ore 20.30
INFO AMAT tel. 0712072439
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