Le stagioni teatrali promosse dai Comuni marchigiani con l’AMAT e il sostegno della Regione Marche e del MiC stanno volgendo al termine e anche il Teatro Persiani di Recanati mercoledì 19 aprile e lo Sperimentale di Pesaro da giovedì 20 a domenica 23 aprile con Le ferite del vento di Juan Carlos Rubio interpretato da Cochi Ponzoni e Matteo Taranto, regia di Alessio Pizzech, propongono l’ultimo appuntamento in cartellone.
Lo spettacolo offre un racconto intenso, fatto di emozioni, che riporta in superficie temi archetipici e li restituisce con un linguaggio vicino alla quotidianità capace di svelare la poesia delle piccole cose e riconsegna intatta allo spettatore l’originaria forza del teatro.
Il giovane Davide, alla morte del padre Raffaele si ritrova a dover sistemare le sue cose. Nel perfetto ordine degli oggetti lasciati dal genitore, uno scrigno chiuso ermeticamente attira la sua attenzione. Dopo aver forzato la serratura, per la quale sembra non esistere nessuna chiave, al suo interno scopre una fitta corrispondenza ingiallita dal tempo. La lettura di quei fogli, ricevuti e gelosamente conservati, lo porta a conoscenza di un segreto che mai avrebbe potuto immaginare: il padre aveva una relazione con Giovanni, il misterioso mittente di quelle lettere appassionate. Chi è questo sconosciuto che improvvisamente emerge dalle ombre della memoria? Dopo un primo momento di sconcerto, Davide decide di affrontarlo. Nel corso di tre intensi confronti che generano un flusso di parole di una potenza deflagrante, si fronteggiano Giovanni, ironico e divertente, capace di strappare un sorriso anche di fronte al dolore della perdita, e Davide, irruento e orgoglioso, che ci rende partecipi della sua legittima smania di sapere. Ne scaturisce un acceso duello teatrale dal quale emergono i tratti di un uomo che Davide stenta sempre più a riconoscere come suo padre. Carlos Rubio ci introduce nel labirinto del legame profondo, misterioso, senza limiti di spazio e tempo, che si è instaurato da anni tra Giovanni e Raffaele, all’insaputa della famiglia di quest’ultimo. Giovanni diventa per Davide compagno di lutto, amico, confidente; assume tutte le sembianze che il giovane istintivamente gli riconosce. La storia presente e passata, man mano che procede, si fa più appassionante, ogni battuta svela nuovi elementi che sorprendono e commuovono, costringendo lo spettatore a indossare ora i panni di Giovanni ora quelli di Davide. Al centro domina la presenza-assenza di Raffaele, che non corrisponde a nessuna delle immagini di uomo e padre che egli ha dato di sé in vita. Ma quando finalmente le cose sembrerebbero ritrovare un loro senso, le lettere che hanno tenuto le fila di questa relazione tornano ad essere le vere protagoniste del racconto nel momento in cui Giovanni mostra a Davide le risposte che Raffaele gli inviava.
“I due protagonisti, nel corso dello spettacolo – racconta il regista Alessio Pizzech -, si muovono da un punto all’altro della scena avvolti da un’atmosfera di luci e sonorità che si colorano di volta in volta delle suggestioni di un parco o dei rumori di un interno, portando con loro un racconto di vita nel quale è l’umanità dei personaggi a pervadere quella degli interpreti”.
Le scene dello spettacolo, prodotto da Società per Attori e Città della Spezia, sono di Alessandro Chiti, i costumi di Carla Ricotti, le musiche di Paolo Coletta e le luci di Michele Lavanga.
A Pesaro, con la stagione di prosa volge al termine anche Oltre la Scena che prevede l’appuntamento con la compagnia di Le ferite del vento sabato 22 aprile alle ore 17 al Teatro Sperimentale.
Informazioni: Teatro Persiani 071 7579445, Teatro Sperimentale 0721 387548, AMAT 071 2072439. Inizio spettacoli: Recanati ore 21.30, Pesaro feriali ore 21, sabato ore 19, domenica ore 17.