A seguito della grande richiesta del pubblico, raddoppia sabato 18 febbraio alla Chiesa del Suffragio di Pesaro l’appuntamento con The present is not enough, un progetto di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, in scena con Giacomo AG, Tony Allotta, Gabriele Lepera, Fede Morini, Ondina Quadri. Oltre alla rappresentazione delle ore 21, per la quale sono rimasti pochissimi posti, lo spettacolo è previsto anche alle ore 19. A pochi giorni dal debutto al prestigioso Kampnagel di Amburgo, The present is not enough giunge a Pesaro in prima italiana alla Chiesa del Suffragio che riapre per la prima volta le sue porte dopo i lavori di riqualificazione, nell’ambito di TeatrOltre, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con il Comune di Pesaro e realizzato in collaborazione con Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive. Silvia Calderoni è attrice, performer e autrice; Ilenia Caleo performer, attivista e ricercatrice. Si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e danno vita a un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance.
“Uno stato di eccitazione senza nome che carica l’ambiente, / uno struggimento, / che sprofonda nel buio della notte, tumultuosa, un’intimità tra sconosciuti, / e i denti marci, Wojnarowicz che si vuole suicidare – si legge nelle note a The present is not enough -, il buco di eroina / e ancor tuttx nel tremore nel sole, / poi l’imprevisto, qualcosa di repentino / il baluginio dell’acqua, del fiume, che ci fa intravedere, solo per un attimo / e c’è anche la possibilità della paura, / chiudere gli occhi, diventare solx / e poi ritrovarsi nel tutto pieno della massa dei corpi / quella gioia estenuante. I disturbi della memoria, la memoria può essere solo disturbata – le interferenze, i buchi. La solitudine, ma forse al plurale: le solitudini – molto spazio vuoto attorno a un corpo. Un’estetica del collasso, l’outdoor privo di regole. I battuage. Scriviamo di un’utopia dei corpi di cui non abbiamo esperienza – a cui (noi) non abbiamo accesso. Di un desiderio struggente di essere moltx, di un baluginìo di futuri possibili. D.W. in un suo lavoro cuce insieme due pezzi di pane raffermo, con un filo rosso. Per rifare l’intero, impossibile – l’intero manca. Per fermare la vita, dilazionare la morte. O forse potremmo buttare tutto alle ortiche. Sono fortunate le ortiche. Hanno tante idee scartate di cui nutrirsi”.
Silvia Calderoni è attrice, performer e autrice. Si forma artisticamente da giovanissima con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui èstata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS – racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto brucia ospitati in festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournèe con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 è in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi in Last Words (2020) di Jonathan Nossiter, nella serie Sky Romolus, diretta da Matteo Rovere e in Non mi uccidere (2021) di Andrea De Sica. È protagonista del film e video opera Moonbird (2022) di Rä Di Martino. È artista associata di Queering Platform del Kowloon Cultural District di Hong Kong e consulente artistica di Sherocco Festival (Ostuni).
Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i. Filosofa di formazione, è ricercatrice allo IUAV di Venezia e cofondatrice del Master Studi e Politiche di Genere di Roma Tre. Si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. Collabora con il gruppo di ricerca del progetto INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy
(1959-1979), ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. Ha curato la drammaturgia di Tutto brucia (2021) di Motus e di Exinction / les Phalènes (2022) del coreografo Alexandre Roccoli. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture underground e dei centri sociali.
Il suono è a cura di Gabor + SC, consulenza drammaturgica Antonia Ferrante e moltx amicx* praticanti, co-produzioni Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si Cura, Kampnagel (Hamburg), Kunstencentrum Vooruit vzw (Ghent), Motus Vague, con il supporto del progetto residenze coreografiche Lavanderia a Vapore (Torino).
Lo spettacolo contiene scene di nudo integrale. Info e biglietti Teatro Sperimentale 0721 387548, Chiesa del Suffragio 334 3193717 il giorno di spettacolo da un’ora prima dell’inizio previsto alle ore 21.