Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, main partner Gruppo Hera, torna a danzare con una nuova e ricca stagione da novembre 2022 a marzo 2023, con cinque spettacoli in cartellone di cui quattro in prima ed esclusiva regionale, nata su iniziativa del Comune di Pesaro con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura.
L’inaugurazione della stagione il 20 novembre è con Saburo Teshigawara, vero e proprio “Mito della Scena” come l’omonima nuova sezione di programmazione, destinata ad accogliere i più importanti protagonisti internazionali dello spettacolo dal vivo nell’ambito del percorso di Capitale della Cultura 2024. Uno “sciamano” della visione, un artista dello spazio, del movimento e della luce, Saburo Teshigawara arriva a Pesaro con Tristan and Isolde lavoro nel quale trasforma l’opera di Richard Wagner, su un amore irrealizzabile e le sue tragiche conseguenze, in un movimento unico per solo due interpreti: lui stesso e la fedele partner di lunga data, Rihoko Sato. I due danzatori mettono in scena il dolore di questo difficile amore, alimentato dalla sete di un desiderio che non può essere soddisfatto e che alla fine può trovare pace soltanto nella morte.
Patria in scena il 3 dicembre con sette straordinari danzatori e le musiche di Herbert, Vivaldi, Paganini, Beethoven, Bach e Haydn è una ripresa di Anticorpi del 2013 ed è la terza tappa del progetto Sudvirus 2013-2017. Quattro anni separano le due date: quella della prima assoluta e quella della nuova versione. Quattro anni necessari al coreografo Roberto Zappalà per operare una rilettura interna della sua creazione. Per l’occasione Zappalà cambia il titolo per dare peso e rilevanza a quelle situazioni scenico-coreografiche già presenti, e “rileggere” il concetto di patria alla luce della situazione attuale dove, dice il coreografo, “globalizzazione e immigrazione fanno emergere tutta la fragilità delle democrazie e dei valori liberali, mentre spinte populistiche ne destabilizzano i fondamenti politici e sociali”.
Il 18 gennaio Beat Forward segna la collaborazione tra Igor x Moreno e Collettivo Mine. Questa nuova creazione nasce dalla rielaborazione di Beat, solo creato da Igor Urzelai e Moreno Solinas nel 2019. Beat Forward è uno spettacolo inedito in cui la coreografia originale viene reinventata e moltiplicata nei corpi di Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto. Cavalcando una colonna sonora di musica techno, Beat Forward è una celebrazione del piacere di ballare su una pulsazione, lasciando che l’energia aumenti di intensità e che le sensazioni, condivise tra performer e pubblico, si trasformino. Beat Forward è una ricerca su come ci identifichiamo e come ci relazioniamo, su come ci riconosciamo o meno nelle altre persone e su come siamo in grado di proiettare immagini molteplici di noi stessi.
La storia vera dell’artista transgender che ispirò il film The Danish Girl, icona dei diritti civili, si esprime nella nuova creazione Lili Elbe Show in scena il 2 marzo e commissionata dal 46° Cantiere Internazionale d’Arte a Sasha Riva e Simone Repele, protagonisti sul palcoscenico insieme alla stella mondiale Silvia Azzoni, a Yumi Aizawa e a Jamal Callender. Questa è la storia del pittore paesaggista Einar Wegener e della moglie, la ritrattista Gerda Wegener: viaggio di trasfigurazione e di metamorfosi raccontato da un ironico mattatore/narratore che snocciola passo dopo passo questa incredibile vicenda oggi interpretata attraverso la magica lente della danza. Una storia vera, una vicenda privata e intima che appartiene a ognuno di noi e che diviene più̀ vicino di quanto possa sembrare grazie all’interpretazione e alla scrittura coreografica di Sasha Riva e Simone Repele che esplorano il demone dell’insoddisfazione umana.
Conclude la stagione il 31 marzo Storie, suite di danze poetiche per sei danzatori firmate per Aterballetto da due coreografi “cresciuti” al suo interno oggi apprezzati internazionalmente: Diego Tortelli, coreografo residente della compagnia, attivo tra l’Italia e la Germania, e Philippe Kratz, di origini tedesche, per anni danzatore di punta della compagnia da tempo lanciato nella coreografia e ora richiesto anche dal Teatro alla Scala. Due visioni d’autore differenti legate in questo programma dal comune denominatore della composizione coreografica intorno al tema del distanziamento tra abbracci mancati e desiderio di recupero di empatia. Preludio di Diego Tortelli, in apertura di serata, è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori sulla voce inconfondibile di Nick Cave che avvolge lo spettatore. L’atmosfera cambia con O di Philippe Kratz, duetto in cui due corpi-automi obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico in futuro, sulla musica elettronica di Mark Pritchard e The Field. Anche Another story di Diego Tortelli, accompagnato da brani rock del gruppo Spiritualized, è un duetto sviluppato intorno alla ricerca di un gesto che ci è stato negato durante tutta la pandemia, l’abbraccio. Sul ritmo di Barrio Sur e Fela Kuti chiude il sestetto Alpha Grace, una riflessione di Philippe Kratz sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano.
Con la stagione di danza torna anche Oltre la Scena, ciclo di brevi incontri online (Zoom) pensati per esplorare gli spettacoli in programma a cura di Silvia Poletti, giornalista, critico e studiosa di danza.
Vendita nuovi abbonamenti dal 3 novembre presso Teatro Sperimentale 0721 387548 e online su www.vivaticket.com. Inizio spettacoli feriali ore 21, domenica ore 17.