Con due grandi nomi internazionali che ne suggellano la portata, si avvia al traguardo la ventitreesima edizione di Sant’Elpidio Jazz Festival, realizzata da Comune di Sant’Elpidio a Mare, Associazione Syntonia Jazz – che ne ha curato la direzione artistica – e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
La chiusura dell’edizione 2022, martedì 9 agosto è infatti affidata al quartetto di Biréli Lagrène e Antonio Faraò, dove Lagrène, erede della tradizione del jazz gitano ma cresciuto a stretto contatto con bebop, rock e fusion si confronta con l’eleganza ‘cosmopolita’ del pianoforte di Antonio Faraò.
Biréli Lagrène, alsaziano di famiglia gitana, classe 1966, ragazzo prodigio della chitarra ‘zingara’ ha esordito ancora bambino e già a sette anni era capace di improvvisare sui ritmi sostenuti della ‘pompe manouche’ emulando alla perfezione lo stile di Django Reinhardt. A farlo conoscere al pubblico esterno a quello, abituale, della comunità sinti è stato il contrabbassista Jan Jankeje che con la sua etichetta Jazzpoint pubblicò, nel 1980, il primo disco del quattordicenne Biréli “Routes to Django”, registrato dal vivo. Acclamato non solo dagli appassionati del genere ma da tutta la comunità dej jazz, la carriera di Biréli è stata segnata, nel ruolo di comprimario, da collaborazioni con, in pratica, il gotha interazionale: con i chitarristi Al Di Meola, Paco de Lucía, John McLaughlin, Larry Coryell, Philip Catherine, Christian Escoudé, Vic Juris, Stanley Jordan; con il violinista partner musicale di Django Stéphane Grappelli, con l’orchestra di Gil Evans, con il trombettista Benny Carter, il clarinettista Benny Goodman, Stéphane Grappelli, con il bassista Stanley Clarke e il contrabbassista Charlie Haden. Con Jaco Pastorius, nel ’86, Lagrène si allontana dall’impronta di Django approdando per un breve e fortunato periodo al rock e alla fusion, per poi tornare, con la maturità, alla sua autentica natura interpretando i classici con uno stile personale venato di manouche, di rock e di bebop.
Antonio Faraò è un musicista di levatura internazionale e plurupremiato. Non è solamente la capacità tecnica di Faraò a colpire l’ascoltatore quanto lo stile espressivo ‘distillato’, elegante e incisivo, aperto alle contaminazioni più profonde e frutto di decenni di collaborazioni con artisti come Jack DeJohnette, Daniel Humair, Miroslav Vitous, Snoop Dogg, Marcus Miller, Manu Katché, Lenny White, Richard Galliano, Dee Dee Bridgewater, Joe Lovano, oltre allo stesso Lagrène.
Aldo Mella al contrabbasso e Maxx Furian alla batteria accompagnano e affiancano, per la parte ritmica, i due artisti.
Sant’Elpidio Jazz Festival è realizzato grazie alle erogazioni liberali su ArtBonus con il sostegno di Audison Istinto Innovativo (Potenza Picena), Andolfi&C. Flexible Packaging-l’evoluzione della plastica ecosostenibile (Sant’Elpidio a Mare), Unipol SAI agente generale Enrico Bartoletti (Montegranaro) e Unipol SAI agenzia Civitassicura (Civitanova Marche e Fermo), Formificio Enzo (Sant’Elpidio a Mare), Gruppo Luzi Costruzioni (Porto San Gorgio), Luzi Energia (Porto San Giorgio), Elettroimpianti-MB di Massimo Brasili (Monte Urano), Mosca Assicurazioni dal 1957di Andrea Mosca (Fermo), CDM Sistemi Cad-Cam di Paolo Marziali (Sant’Elpidio a Mare).
Partner tecnici: Sì con Te Superstore (Sant’Elpidio a Mare), Forneria Totò (Sant’Elpidio a Mare), Maria Pia Castelli Azienda agricola, (Monte Urano), Conad City (Sant’Elpidio a Mare), Pasticceria Cardenà (Sant’Elpidio a Mare).
Biglietti: posto unico 20 euro in vendita su vivaticket.it, biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket, Biglietteria del Teatro Cicconi in Corso Baccio aperta dalle 10.30/13 e dalle 16/19.30 e la sera dell’evento dalle ore 18.
Info: Ufficio turistico del Comune 0734 8196407; AMAT 071/2072439; sulla pagina facebook dell’Assessorato Cultura e Turismo di Sant’Elpidio a Mare, sui siti amatmarche.net, jazzdimarca.it e santelpidioturismo.it
In caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro Cicconi.
Inizio ore 21.30