Dopo il successo di pubblico ottenuto nelle prime sei edizioni torna a Pesaro con il suo settimo capitolo MUN Music Notes in Pesaro, rassegna di musica classica curata da Eugenio Della Chiara, promossa dal Comune di Pesaro in collaborazione con AMAT, che si svolgerà in due differenti spazi, il Cortile di Palazzo Montani Antaldi (gentilmente concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro) e la Chiesa dell’Annunziata.
Nella serata inaugurale della settima edizione di MUN, il 28 giugno nel Cortile di Palazzo Montani Antaldi, il giovane pianista di formazione pesarese Enis Bajrami si confronta con due dei vertici più alti della storia di tutta la produzione pianistica – la terzultima sonata di Beethoven e l’ultima sonata di Schubert – in quello che si preannuncia un interessante incontro tra la maturità degli ultimi lasciti di due grandi geni e la freschezza di un interprete all’inizio della propria carriera.
Il 5 luglio alla Chiesa dell’Annunziata è la volta del Duo Evocaciones, Martina Biondi al violoncello e Pietro Locatto alla chitarra, che nasce dal desiderio di presentare sotto una nuova luce le tinte espressive dei principali protagonisti della scuola nazionale spagnola, dai pianisti Isaac Albéniz ed Enrique Granados a Manuel de Falla, la cui eredità venne interamente accolta dal violoncellista e compositore Gaspar Cassadó. Questi, rivolgendo il suo interesse sia al violoncello che alla chitarra, sancisce in maniera emblematica le ragioni sottese all’adattamento di questo repertorio per un organico insolito ma di notevole forza espressiva.
Il 12 luglio alla Chiesa dell’Annunziata il pubblico è invitato al concerto di Eugenio Della Chiara alla chitarra. La chitarra e la Spagna, la Spagna e la chitarra: non esiste, nella storia della musica occidentale, un’identificazione più potente di quella che lega il grande Paese iberico e le sei corde. Un legame che, specialmente nel XX secolo, si è sviluppato in dei luoghi precisi, veri e propri punti cardinali del repertorio della chitarra e che emergerà nel concerto del 12 luglio. L’identità catalana è chiaramente rievocata, nelle sue melodie e nei suoi ritmi più peculiari, nelle opere chitarristiche di Gaspar Cassadó – grande amico di Andrés Segovia – e di Miquel Llobet, primo concertista a portare la chitarra fuori dalla Spagna nel XX secolo. La Sonatina di Federico Moreno Torroba svela l’atmosfera di una Madrid piena di luce, mentre Frederic Mompou – nella Suite Compostelana – riesce a descrivere in musica il cammino più famoso del mondo, dai primi passi fino alla festa dell’arrivo a Santiago. Nelle note di Francisco Tárrega e di Isaac Albéniz (che pur non avendo scritto una sola nota per chitarra deve gran parte della sua fama alle trascrizioni chitarristiche delle sue opere) si intravedono infine gli arabeschi di un’Andalucía lontana, misteriosa, antica.
Nel quarantesimo anniversario della propria fondazione il Coro San Carlo di Pesaro, diretto da Salvatore Francavilla con Giorgia Borgacci al pianoforte, è ospite di MUN il 19 luglio alla Chiesa dell’Annunziata con un programma completamente nuovo, incentrato su musiche profane composte nel corso di tutto il XX secolo da autori tra loro molto differenti per formazione, stile ed esperienze estetiche. Il concerto spazia dai “classici” Bernstein e Barber al ciclo completo dei notturni di Lauridsen – su testi di Rilke, Neruda e altri – passando attraverso melodie che hanno accompagnato blockbuster passati alla storia e autentiche rarità della scrittura per coro contemporanea.
Per il loro concerto a MUN Anna Serova (viola) e Alberto Chines (pianoforte), il 26 luglio alla Chiesa dell’Annunziata, hanno scelto di presentare due dei capisaldi del repertorio violistico del XX secolo: la prima delle sonate per viola di Hindemith – che dello strumento fu anche abile interprete – e la sonata di Shostakovich, struggente testamento del maestro russo. Tra queste due composizioni di ampio respiro trova posto uno dei capolavori di Arvo Pärt, maestro nel coniugare suoni e silenzi in una peculiare poetica spesso rivolta alla sfera trascendente.
Il concerto conclusivo della settima edizione di MUN è affidato – il 2 agosto nel Cortile di Palazzo Montani Antaldi – a Orazio Sciortino, vero erede contemporaneo della grande tradizione ottocentesca dei pianisti-compositori: sono proprio quattro composizioni del compositore-virtuoso per eccellenza, Franz Liszt, ad aprire e a chiudere il programma, che si sofferma poi due danze di Bartòk e il ciclo delle sette Promenades dello stesso Sciortino, “esercizi di sopravvivenza” composti durante il lockdown della primavera 2020.
Biglietti 8 euro, carnet 3 concerti 20 euro. Prevendite presso Teatro Sperimentale 0721 387548, Tipico.Tips 0721 34121 e biglietterie rete AMAT/vivaticket (071 2072439 – www.amatmarche.net). Biglietteria presso i luoghi dei concerti (334 3193717) un’ora prima dell’inizio previsto alle ore 21.15.