Dancemaker, attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni 90 Cristina Kristal Rizzo firma mercoledì 11 maggio al Teatro Sperimentale di Pesaro la coreografia Toccare. The White Dance, premio “Danza & Danza 2020” come “Miglior Produzione” e spettacolo selezionato NID Platform 2021. La pièce è proposta nel cartellone di TeatrOltre, festival multidisciplinare promosso dal Comune di Pesaro con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiC, ed è pensata per quattro corpi danzanti coinvolti in una danza senza soluzione di continuità, una composizione tattile in puro abbandono di se stessi, una ‘danza da camera’ che mette a nudo una tecnologia fatta di precisione analitica e contrappunto cinetico.
“Toccare è uno stato dell’esistente, ha a che vedere con la vita delle forme e la possibilità che esse hanno di trovare una misura, di posare i corpi nello spazio con sobrietà. Toccare. The White Dance, nel suo pensiero coreografico – si legge nelle note della compagnia – intende mettere in atto un’esperienza estetica che riveli la potenza del toccare come gesto fondante il mondo, quello sensibile dei corpi ma anche quello della materia insensibile, la semplice intimità di un sentire radicalmente aperto. Questo primato del toccare è da intendersi nell’ambito di un pensiero per il quale il tratto saliente dell’esistenza è il suo essere singolare-plurale, riconoscere che siamo sempre già aperti all’altro dall’interno così come dall’esterno. Toccare l’altro significa toccare tutti i possibili altri, inclusa la propria persona, incluso l’insensibile nel sensibile, significa ripensare radicalmente la natura dell’essere e del tempo. Il toccare è dunque inteso come un approssimarsi al mondo di un soggetto che è infinita esposizione. L’esser qui fianco a fianco nella composizione dei corpi senza prevedere il ritorno presso di sé, commuovere l’estensione ed estendere l’emozione in una simultaneità che coincide con l’esistenza stessa. Corpi che toccano dunque e così facendo si fanno carne, ma è un tocco distaccato, è un gesto del toccare senza dominio, come incantato in una potenza espressiva che ingloba su di sé tutti gli sguardi di un intermezzo estatico. La creazione si sviluppa in sinergia con la riscrittura di Les Pièces de clavecin di Jean-Philippe Rameau a cura del compositore Ruggero Laganà, in una dimensione musicale materica e astratta, trasfigurata dal contesto iniziale, ma caratterizzata dalle qualità insite nel modello Settecentesco. Il Traité de l’harmonie réduite à sesprincipe naturels di Rameau del 1722, preannuncia una nuova concezione della musica come linguaggio espressivo non solo delle emozioni e sentimenti individuali, ma della divina e razionale unità del mondo. The White Dance la coda del titolo evoca sia il famoso The White Album dei Beatles che, reduci dalla trasferta in India e dall’esperienza della meditazione trascendentale, composero nel 1968 uno degli album più variegati del gruppo, di pura sperimentazione, sia il termine Ballet Blanc, usato per indicare una particolare sezione del balletto nel quale dominano creature diafane e immateriali, rappresentate nel costume da abiti bianchi”.
La produzione dello spettacolo è di TIR Danza, in coproduzione con MilanOltre, Torinodanza Festival/Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale.
Informazioni e biglietteria: Teatro Sperimentale 0721 387548, biglietteria circuito AMAT / vivaticket, anche on line. Inizio spettacolo ore 21.