Sabato 8 agosto all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia per la ventiduesima edizione del TAU Teatri Antichi Uniti – un prezioso luogo di incontro tra le ricchezze archeologiche della regione e i contenuti di spettacolo promosso da AMAT circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo delle Marche, Regione Marche, MiBACT e i Comuni del territorio – Sergio Leone è il protagonista di Memorie di Adriano (reading), da Marguerite Yourcenar adattamento e regia di Antonio Mingarelli.
Nelle Memorie l’imperatore romano, vissuto nel II secolo D.C, parla senza filtri della propria vita pubblica e privata. Dai trionfi in guerra all’amore per la poesia, per la musica e la filosofia, dalle vicende politiche all’amore per il giovanissimo Antinoo, suo amante. Secondo le indicazioni fornite dall’autrice stessa, Memorie di Adriano fu concepito tra il 1924 e il 1929. Uno degli spunti fu un’osservazione contenuta nella corrispondenza di Flaubert: “Quando gli dèi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo”, e Adriano appariva un personaggio adatto a rappresentare l’uomo in questa particolare condizione. Inizialmente l’aveva pensato come una serie di dialoghi, ma poi si rese conto che il punto di vista migliore era quello dell’imperatore morente che riconsidera la propria vita. Con l’uso della prima persona, Yourcenar intendeva “fare a meno il più possibile di qualsiasi intermediario, compresa me stessa”. Le fonti principali furono la Storia romana di Cassio Dione e la biografia di Adriano contenuta nella Historia Augusta; l’autrice afferma che ha voluto “rifare dall’interno quello che gli archeologi del XIX secolo hanno rifatto dall’esterno”; reinterpretare il passato, mantenendo tuttavia l’autenticità storica.
Sergio Leone è attore di grande maestria interpretativa, allievo di Giorgio Strehler alla Scuola di Teatro del Piccolo è stato diretto, sempre da Strehler, negli spettacoli Faust frammenti parte 1 e parte 2 di Goethe, L’eccezione e la regola e L’anima buona di Sezuan di Brecht, Madre coraggio di Sarajevo da Brecht, Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni. Ha lavorato, tra gli altri, con Guido De Monticelli ne Le anime morte con Gigi Proietti. È stato inoltre diretto da Luca Ronconi ne Il sogno di Strindberg, Infinities, Amor nello specchio, Peccato fosse puttana, Professor Bernhardi, Sogno di una notte di mezza estate, Il mercante di Venezia. Sempre al Piccolo ha lavorato con Arpad Schilling, Robert Carsen, Carmelo Rifici, Serena Sinigaglia. È stato diretto inoltre da Massimo Castri in Ecuba di Euripide al teatro greco di Siracusa e ne Il Misantropo di Molière per il Teatro di Roma.
Lo spettacolo è prodotto da Associazione Culturale Teatri della Plebe.
Info: 0733 506566, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 19, AMAT 071 2072439, vendita biglietti on line su www.vivatcket.com. Biglietteria Anfiteatro Romano, la sera di spettacolo dalle ore 20.30.
Inizio spettacolo ore 21.30.