Stand-up tragedy: Si tratta di un nuovo format di nostra creazione, una variazione in termini classici di una delle forme di spettacolo più famose del mondo contemporaneo, specialmente nel mondo anglosassone. L’evoluzione del tradizionale cabaret europeo di tradizione francese e tedesca, fortemente espressionista, verso un assolo, un agone drammatico tra un attore e il pubblico. Se la domanda che vi sorge è perché, urge rispondere in stile con il genere di cui sopra: e perché no? Ma, come sempre, una ragione c’è. Si vogliono raccontare al pubblico di oggi storie, come non se ne trovano altre, con una modalità moderna, che poi non è nient’altro che un modo antico e collaudato.
Due attori sul palco, coadiuvati dalle loro capacità, dalle suggestioni della musica e dalla loro fantasia, faranno rivivere, tra il serio e il faceto, i grandi miti, i grandi racconti, patrimonio dell’umanità. Lo scopo principale è narrare, o meglio rappresentare, i classici perché tutti possano apprezzarli e riscoprirli, o scoprirli, nella loro portata comunicativa e moderna, perché si rivelino come la fonte unica del grande oceano delle storie in cui navighiamo oggi e di cui, volenti o nolenti, non possiamo mai fare a meno. La storia è una, disse qualcuno, poi ci sono le variazioni su tema. Questo vogliamo raccontare, convinti di fare cosa gradita. In particolare, in questa prima serie, ci soffermiamo sul poema dei poemi. Per raccontare di guerra, amori, eroi veri e falsi, scontri di rabbia e di coraggio, intrighi politici di uomini (e donne) potenti, perché in fondo la nostra civiltà non è cambiata poi molto dal XIII secolo a.c.!
Gli spettacoli sono strutturati seguendo quel modello di serialità che con Netflix, Amazon Prime e affini è ormai tratto distintivo della società contemporanea. Abbiamo suddiviso il grande poema omerico in quattro episodi significativi e autoconclusivi che possono essere gustati singolarmente, visto che ognuno di loro contiene un universo infinito di archetipi, simboli, personaggi, storie, spunti di riflessione e punti di contatto con la nostra vita di tutti i giorni. In questo terzo episodio, il cui titolo costituisce un evidente omaggio al grandissimo Ernest Hemingway, racconteremo della tragica caduta di Patroclo, causa scatenante della tremenda ira di Achille e preludio ad un vortice distruttivo che non risparmierà nessuno, a partire dal potente Ettore che di fronte all’ira funesta del valoroso acheo avrà solo una certezza: “E mò so ca… per tutti!”
FERMO_VILLA VITALI 18 agosto 2020 ore 21.30
Biglietti euro 10