da Marguerite Yourcenar
con Sergio Leone
adattamento Antonio Mingarelli
organizzazione Associazione Culturale Teatri Della Plebe
Nelle “Memorie” l’imperatore romano, vissuto nel II secolo D.C, parla senza filtri della propria vita pubblica e privata. Dai trionfi in guerra all’amore per la poesia, per la musica e la filosofia, dalle vicende politiche all’amore per il giovanissimo Antinoo, suo amante. Secondo le indicazioni fornite dall’autrice stessa, Memorie di Adriano fu concepito tra il 1924 e il 1929. Uno degli spunti fu un’osservazione contenuta nella corrispondenza di Flaubert: “Quando gli dèi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo”, e Adriano appariva un personaggio adatto a rappresentare l’uomo in questa particolare condizione. Inizialmente l’aveva pensato come una serie di dialoghi, ma poi si rese conto che il punto di vista migliore era quello dell’imperatore morente che riconsidera la propria vita (“Incomincio a scorgere il profilo della mia morte…”). Con l’uso della prima persona, Yourcenar intendeva “fare a meno il più possibile di qualsiasi intermediario, compresa me stessa”. Le fonti principali furono la Storia romana di Cassio Dione e la biografia di Adriano contenuta nella Historia Augusta; l’autrice afferma che ha voluto “rifare dall’interno quello che gli archeologi del XIX secolo hanno rifatto dall’esterno”; reinterpretare il passato, mantenendo tuttavia l’autenticità storica: “qualunque cosa si faccia, si ricostruisce sempre il monumento a proprio modo; ma è già molto adoperare pietre autentiche”.
URBISAGLIA_ANFITEATRO ROMANO 8 agosto 2020 ore 21.30
Biglietto euro 15 ridotto 12 in prevendita QUI