Splende La notte della stella sabato 27 luglio al Teatro Rossini per Civitanova Danza – XXVI festival dedicato al maestro Enrico Cecchetti e promosso dal Comune di Civitanova Marche con l’Azienda Teatri di Civitanova, l’AMAT, la Regione Marche e il MiBAC – con Sergei Polunin, star delle star che giunge attesissimo al festival con Sacré. Ucraino come Nijinsky, il video col celebre fotografo David LaChapelle sulle note di Take me to church di Hozier visto da più di 27 milioni di persone lo incorona nuova icona pop della danza, vero e proprio personaggio che ha travalicato con la sua fama di “bad boy del balletto” il modo della danza ma che sorprende in palcoscenico per le capacità di talentuoso danzatore di formazione classica. Considerato il miglior ballerino della sua generazione, un prodigio, il James Dean della danza, Polunin è entrato nell’accademia del Royal Ballet di Londra a 13 anni e a 19 ne è diventato il più giovane principal dancer. Sacré, solo che lo vede protagonista creato con la danzatrice e coreografa giapponese Yuka Oishi, reinterpreta la figura del leggendario ballerino Nijinsky e riporta in luce le ispirazioni e la musica del glorioso periodo dei Ballets Russes. La sagra della Primavera di Igor Stravinsky è al centro del drammatico solo in cui si esplora la follia di Nijinsky e la sua ricerca di una “sensazione, non di un pensiero umano”.
Prima di Sacré il programma della serata – realizzata in collaborazione con ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna – prevede Fraudulent Smile coreografia di Ross Freddie Ray su musica di Kroke nella quale accanto a Polunin danzano Johan Kobborg (ex Royal Ballet principal e coreografo), Julia Baro (Balletto Nazionale Romeno), Marian Furnica (Balletto dell’Opera di Vienna), Laurine Muccioli (Balletto Reale delle Fiandre), Nikolas Gaifullin (Atlanta Ballet), Giorgio Garrett (English National Ballet), Liam Morris (Balletto Nazionale Estone) e Samuel Zaldivar (Balletto Reale Danese).
Nato a Kherson, Ucraina, Polunin si avvicina alla ginnastica ritmica da bambino, per poi passare alla danza all’età di 8 anni. A 13 anni, grazie al suo precoce talento, vince una borsa di studio della “Rudolf Nureyev Foundation” e entra così a far parte della British Royal Ballett School, dove si distingue ben presto per le sue doti. Nel 2010, a soli 19 anni, viene nominato primo ballerino, il più giovane nella storia del Royal Ballet. I due anni seguenti sono segnati da grandi successi professionali, ma anche da una profonda irrequietezza personale che lo porta nel 2012 a rassegnare le sue dimissioni dalla compagnia per concentrarsi su una carriera da freelance. Nei mesi seguenti continua ad esibirsi in tutto il mondo, fino a quando nel giugno dello stesso anno viene invitato da Igor Zelensky, direttore artistico del Teatro Stanislavsky di Mosca e del Teatro d’opera e balletto di Novosibirsk, che gli offre il ruolo di primo ballerino nella sua compagnia, garantendogli però la libertà di esibirsi altrove e di impegnarsi in altri progetti. Continua la sua carriera come ballerino ospite presso le più importanti compagnie in tutto il mondo, tra le quali: il Teatro alla Scala, il Royal Ballet, il Teatro Bolshoi di Mosca, il Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Stanislavsky di Mosca e il Bayerische Staatsballet di Monaco. Attualmente Sergei Polunin si esibisce in tutto il mondo con spettacoli prodotti dalla sua società artistica, Polunin Ink, con cui presenta progetti di danza innovativi che vendono coinvolti artisti internazionali e provenienti da varie discipline, tra i recenti spettacoli presentati sui palcoscenici internazionali citiamo: Satori (2017), SACRÉ (2018), Rasputin (2019). Parallelamente alla sua attività di ballerino, coltiva la sua carriera sul grande schermo. All’inizio del 2017, la vita di Sergei Polunin viene raccontata in Dancer, un documentario prodotto da Gabrielle Tana. Il film si concentra sull’infanzia di Sergei Polunin in Ucraina e sui suoi primi passi nel mondo della danza, ed in particolare sulle difficoltà e le sfide affrontate in quel periodo della sua vita. Tra i vari progetti che lo vedono attualmente impegnato sul fronte della danza, della moda e del cinema, ricordiamo il debutto di una nuova creazione Romeo e Giulietta, con la coreografia di Johan Kobborg e con la celebre ballerina Alina Cojocaru, lo spettacolo verrà presentato in prima mondiale all’Arena di Verona il 26 agosto 2019. Nell’imminente futuro, sarà inoltre impegnato come direttore del nuovo Centro coreografico di Sebastopoli, con l’obiettivo di costruire un nuovo sistema educativo e divenire un centro artistico e coreografico internazionale.
Informazioni e biglietti: AMAT 071 2072439, Teatro Rossini 0733 812936. Inizio spettacolo ore 21.15.