conversazione teatrale con Giorgio Colangeli, Lucilio Santoni e Clementina Perozzi
“Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo”, scrive Gustave Flaubert.
La conversazione teatrale in oggetto prende le mosse proprio da tale considerazione.
Anche Marguerite Yourcenar, nei taccuini a commento delle Memorie di Adriano, dice di essere stata ispirata soprattutto da quella frase di Flaubert.
Lucrezio è il figlio più grande di quel momento di cui parla il grande scrittore francese. Il poeta latino mostra, al massimo livello espressivo, come i limiti e l’infinito siano, da sempre, materia contraddittoria e feconda per scrivere la vita e le sue inquietudini. I limiti dell’uomo e l’anelito verso l’infinito. In tal senso, Lucrezio si pone come un maestro indiscusso nel dare soluzioni poetiche agli eterni problemi filosofici.
Le parole sono accompagnate dal clavicembalo di Clementina Perozzi.
Giorgio Colangeli è un attore romano molto famoso per i numerosi film ai quali ha lavorato negli ultimi anni, nonché per aver partecipato ad alcune fiction di successo per Rai1, quali Braccialetti rossi e Tutto può succedere. Ha vinto anche un David di Donatello nel 2007 col film L’aria salata.
Lucilio Santoni è scrittore e operatore culturale. Insieme a Colangeli ha scritto recentemente il libro Il folle volo – da Dante al tempo che verrà uscito per Castelvecchi.
Clementina Perozzi è direttore artistico dell’Associazione Musicale Marchigiana.
CUPRA MARITTIMA_AREA ARCHEOLOGICA FORO ROMANO 13 luglio 2019
Ingresso libero