Un’occasione preziosa per ripensare e valorizzare in maniera congiunta la creatività di artisti contemporanei e alcuni luoghi della regione Marche. Nasce così Dalla musica in poi – nell’ambito del progetto interregionale Residenze (Artisti nei territori) – su iniziativa di Regione Marche, AMAT con la rete regionale concertistica Marche Concerti, in particolare con Amici Della Musica Guido Michelli di Ancona e l’associazione musicale Appassionata di Macerata. Il progetto intende sostenere e favorire da giugno a novembre 2019 residenze per artisti che operano nel mondo musicale e interessa tre luoghi della regione Marche: San Ginesio, Ancona e Tolentino. I tre segmenti residenziali hanno alcune caratteristiche comuni, prima fra tutte la nascita di una nuova opera eseguita per la prima volta, e poi incontri con operatori culturali, azioni di accompagnamento artistico e approfondimento con le comunità territoriali, nonché momenti di apertura al pubblico utilizzando formati diversi e innovativi, in una sorta di “cantiere aperto”.
Le residenze curate da Amici della Musica a San Ginesio e Ancona. L’esperienza di San Ginesio si svolge tra giugno e settembre grazie alla collaborazione con il Comune di San Ginesio, la Pro Loco e l’Unione Montana dei Monti Azzurri e nasce da un’idea del violoncellista Mario Brunello con Annalisa Pavoni in collaborazione con Antiruggine. Il lavoro ruota attorno ai concetti di Metodo per studiare, Forma per interpretare, Natura come fonte di ispirazione e intende esplorare il territorio attraverso le sue espressioni di artigianato, arte e natura. Sede della residenza è l’intero territorio e si articola in 3 segmenti. Il primo dal 19 al 24 giugno con il Quartetto Evan che terrà lunedì 24 giugno, alle ore 12, presso l’Auditorium dell’Ostello Comunale un concerto aperto al pubblico e incontrerà i bambini della scuola materna. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Simposio di liuteria – secondo segmento di residenza dal 24 al 28 giugno secondo un programma sviluppato con Filippo Fasser – che fornirà alle musiciste nuovi strumenti. L’idea è quella di assistere a una doppia nascita: quella dello strumento appena uscito dalla bottega dell’artigiano e dell’opera appena uscita dalla penna del compositore. L’ultimo segmento della residenza a San Ginesio – con Mario Brunello dal 16 al 20 settembre – ha il suo culmine nell’esclusivo concerto dello stesso Brunello con l’esecuzione in prima assoluta di un brano ispirato all’Infinito di Leopardi, appositamente creato per questa occasione dal compositore/violoncellista Giovanni Sollima. La residenza offrirà anche numerose occasioni didattiche e una masterclass.
La residenza di Amici della Musica Guido Michelli ad Ancona in collaborazione con il Museo Archeologico delle Marche è un progetto di Annalisa Pavoni che riprende una delle linee di quella di San Ginesio, il binomio Forma/Arte, la concentra all’interno di uno spazio unico, quello del museo, e prevede anche qui l’esecuzione in prima mondiale di un’opera concepita come soggetto della residenza. Il museo, luogo di forma e di arte per antonomasia, è in questa occasione luogo di lavoro per il giovane compositore Lorenzo Troiani (8-16 luglio) e di studio per i musicisti Francesco Dillon, violoncello, e Emanuele Torquati, pianoforte (15-21 novembre). Le due residenze s’intersecano nella nuova composizione che apre anche alla nascita di un nuovo progetto artistico. Dillon e Torquati eseguiranno il 23 novembre in prima assoluta il brano che Lorenzo Troiani comporrà in residenza, in un concerto presso il bellissimo Salone delle Feste del Museo Archeologico.
Fra fine agosto e inizio settembre l’associazione musicale Appassionata ospita la residenza di una compagine artistica interamente under35 per l’allestimento di Mal di terra grazie al sostegno dell’Università degli studi di Macerata, dell’Istituto Confucio di Macerata e alla collaborazione con il Politeama di Tolentino dove l’opera debutta in prima assoluta il 12 settembre. Mal di terra, un progetto di Silvio Bartoli, Sofia Borroni, Matilde Cragnolini, Biagio Micciulla, Giulia Olivieri, è un’opera da camera che tesse insieme lirica, teatro, installazione e performance. Il contesto musicale prende ispirazione dalle più antiche radici culturali del meridione italiano e dai suoni naturali dei nostri tre mari. Attori, cantanti e musicisti vivono sia il palco sia la platea, coinvolgendo il pubblico in una pièce di teatro attivo. Dalla musica popolare siciliana alla musica elettronica passando per una installazione di sound design le note accompagnano e direzionano Mal di terra.