ANCONA, 1 mar. 2019 – La scomparsa del professor Massimo Montella, ordinario di Economia e gestione dei beni culturali all’università di Macerata e fino al 2014 direttore della Scuola di specializzazione in beni storici artistici dello stesso ateneo, lascia un vuoto nel mondo dei beni e delle attività culturali e dello spettacolo delle Marche.
Figura di riferimento internazionale per la gestione culturale, mente illuminata e innovatrice, negli anni Novanta Massimo Montella fu, nelle Marche, uno dei protagonisti della creazione di un nuovo sistema di leggi articolato su beni e spettacolo e il suo intervento accanto all’assessorato ha cambiato l’assetto legislativo della Regione portando al superamento delle vecchie leggi regionali sulla cultura.
Questo il ricordo personale del presidente dell’AMAT Gino Troli, negli anni ’90 presidente della Prima commissione regionale e in seguito, per un fecondo quinquennio, assessore alla cultura della Regione Marche:
«Ho appreso con profondo dolore la notizia della scomparsa di un grande uomo di cultura e amico della nostra regione. Il suo contributo è stato fondamentale per i grandi cambiamenti avvenuti negli anni ’90 nel sistema delle leggi regionali. Per me è stata una presenza importantissima, sia nella fase del superamento della legge 16/1981 sia nella costruzione del sistema della cultura diffusa nelle Marche. Un uomo sensibile e di grande umanità che mancherà a tutti noi».
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