Uno spettacolo perfetto, colto, semplice e raffinato: Jakob Von Gunten da Robert Walser diretto da Fabio Condemi – regista pesarese di grande talento – attende il pubblico martedì 12 febbraio al Teatro Rossini di Pesaro per TeatrOltre, il più grande palcoscenico italiano per le più importanti esperienze dei linguaggi contemporanei promosso dall’AMAT, dai Comuni di Pesaro, Urbino, Mondavio e San Costanzo, dalla Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, con il contributo di Regione Marche e MiBAC.
Nello spettacolo – che ha debuttato alla Biennale Teatro di Venezia diretta da Antonio Latella nel 2018 – Condemi scorcia la trama, ma lascia l’esplosione di discorsi e pensieri di Walser immersa in una dimensione quasi narrativo\fiabesca, con una ritualità di gesti e una recitazione antirealistica, attraversata da una vena comica, grazie ai bravissimi interpreti, Gabriele Portoghese, Xhulio Petushi, Lavinia Carpentieri.
“Nel 1905 Robert Walser seguì suo fratello a Berlino – scrive Fabio Condemi nelle note allo spettacolo – e lì si iscrisse in un istituto per diventare domestici. Il cameriere di un conte lo aveva fatto assumere presso un castello dell’Alta Slesia, in cima a una collina. Sotto c’era il paese. Walser doveva spazzare i saloni, lucidare i cucchiai d’argento, battere i tappeti e servire in marsina col nome di ‘’Monsieur Robert’’. Da questa esperienza Walser trasse ispirazione per scrivere Jakob Von Gunten. L’azione di questo romanzo-diario scritto nel 1909 si svolge all’interno di un istituto dove alcuni ragazzi imparano a servire: l’Istituto Benjamenta, luogo simbolico di tortura e felicità, ambiguo e fantastico: qui gli allievi, e tra questi Jakob Von Gunten, imparano l’educazione alla rovescia, l’obbedienza cieca fino alla dissociazione della personalità, al piacere di annullarsi. Tutto le attività all’interno dell’istituto si svolgono in uno stato vicino al sonno e al sogno. Anche gli insegnanti (se davvero esistono) vengono descritti, nelle pagine del diario di Jakob, come ‘addormentati o morti o pietrificati’ e cosi le materie che insegnano. La Storia, la Matematica, la Scienza, la Letteratura sono assopite all’interno dell’Istituto Benjamenta. Persino la Religione, perché ‘il sonno è più religioso di tutta la religione ed è quando si dorme che si è più vicini a Dio’’.
Il testo dello spettacolo è di Robert Walser da Jakob Von Gunten, la traduzione di Emilio Castellani (Adelphi), la regia e drammaturgia di Fabio Condemi, la drammaturgia dell’immagine, le scene, i costumi e le luci sono di Fabio Cherstich. Lo spettacolo è una produzione Fattore K. in coproduzione con Accademia Silvio D’Amico e in collaborazione con Comune di Fabriano / AMAT.
Per informazioni: biglietteria Teatro Rossini 0721 387621. Inizio spettacolo ore 21.