concept e regia Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini
Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
costumi Laura Dondoli sound design Mattia Tuliozi
props Francesco Silei grafiche Isabella Ahmadzadeh
produzione Sotterraneo
coproduzione Teatro Nacional D. Maria II
nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
contributo Centrale Fies_art work space
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
sostegno Comune di Firenze, Regione Toscana, MiBAC
Funder 35, Sillumina – copia privata per i giovani, per la cultura
residenze artistiche Associazione Teatrale Pistoiese, Tram – Attodue
Teatro Metastasio di Prato, Centrale Fies_art work space
Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin
La Corte Ospitale – progetto residenziale 2017, Teatro Studio/Teatro della Toscana
Teatro Cantiere Florida/Multiresidenza FLOW
Overload (studio) ha vinto il premio Best of BE Festival tour 2016 (Birmingham, UK)
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese
Overload di Sotterraneo è lo Spettacolo dell’anno per i Premi Ubu 2018
A trionfare come “Migliore spettacolo dell’anno” agli Ubu 2018 è Overload di Sotterraneo che affronta attraverso lo sguardo dello scrittore David Foster Wallace la frammentarietà contemporanea, con “un linguaggio teatrale inedito, dal tratto collettivo, capace di penetrare l’oscurità suscitando al contempo il sorriso (è il primo Ubu per la giovane compagnia fiorentina)”, si legge nel comunicato stampa dei Premi Ubu.
1 paragrafo. 199 parole. 1282 caratteri. Tempo previsto 1’10’’. Riesci a leggere questo testo senza interruzioni? L’attenzione è una forma d’alienazione: il punto è saper scegliere in cosa alienarsi. Per questo sembriamo sempre tutti persi a cercare qualcosa, anche quando compiamo solo pochi gesti impercettibili attaccati a piccole bolle luminose e non si capisce chi ascolta e chi parla, chi lavora e chi si diverte, chi trova davvero qualcosa e chi è solo confuso. Sei arrivato fin qui senza spostare lo sguardo? Davvero? E non è insopportabile questo sforzo di fare una cosa soltanto alla volta? Guardati attorno: quante altre cose attirano la tua attenzione? Ora guardati dall’alto: riesci a vederti? Le superfici dei territori più densamente abitati della Terra sono coperte da una fitta nebbia di messaggi, immagini e suoni in cui le persone si muovono, interagiscono, dormono. A volte si alzano rumori più intensi, che la nebbia riassorbe subito mentre lampeggia e risuona. Visto da qui il pianeta sembra semplicemente troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere – persino i ghiacciai si sciolgono troppo lentamente perché qualcuno presti attenzione alla cosa. Torniamo al suolo e guardiamoci da vicino: stiamo tutti mutando… in qualcosa di molto, molto veloce.
FERMO_TEATRO DELL’AQUILA 16 maggio 2020
Biglietti da 5 a 10 euro in prevendita QUI