di Eugène-Marin Labiche
traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni
e con Marco Balbi, Andrea Soffiantini
Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi
musiche Alessandro Nidi
scene Margherita Palli
costumi Nicoletta Ceccolini
luci Camilla Piccioni
produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana
Una commedia nera, una macchina fatta di trovate, energia, divertimento. Il Delitto di via dell’Orsina è uno degli atti unici più conosciuti di Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville, talento prolifico e sopraffino capace di svelare, con indiavolate geometrie di equivoci e farse, il ridicolo nascosto sotto i tappeti della buona borghesia.
Due uomini, un ricco nobile ed elegante (Massimo Dapporto) e un proletario rozzo e volgare (Antonello Fassari), si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova. Andrée Ruth Shammah che firma la regia e, assieme a Giorgio Melazzi, l’adattamento, mantiene intatta la struttura della pochade e del gioco indiavolato degli equivoci ma vira al noir seminando inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe. La Francia perbenista e ottocentesca di Labiche diventa l’Italia del primo dopoguerra, pre-fascista e conformista. Alcune battute e personaggi sono “rubati” da altri lavori del drammaturgo francese per dare più spessore alle sottotrame e rendere più stratificata la vita che c’è dentro. Un sottile turbamento, fatto di piccole sospensioni, guida gli attori. Clownerie e astrazione beckettiana, il ritmo del vaudeville
e la tradizione del teatro brillante italiano si incontrano in un vaudeville noir che fa ridere e pensare e che con i suoi vorticosi intrecci riesce a raccontarci, in modo non scontato, il disorientamento che stiamo attraversando. Un atto unico che spinge sul gran gioco del teatro e delle sue possibilità, in cui si inseriscono couplets cantati. Una vicenda fatta di tensioni che gioca con i tanti tic di oggi e mette in scena il contrasto tra come vogliamo apparire e come siamo davvero dentro la solitudine che ci attanaglia.
URBINO_TEATRO SANZIO 15 dicembre 2022
BIGLIETTI in prevendita dal 16 novembre QUI
settore A € 20,00 ridotto* € 15,00
settore B € 15,00 ridotto* € 12,00
settore C € 10,00
* fino a 24 anni, studenti e convenzionati vari. Per Il barbiere di Siviglia anche per iscritti scuole danza. Previste riduzioni sui biglietti per possessori Marche Cultura Card e Carta Regionale dello Studente
Biglietteria Teatro Sanzio 0722 2281
il giorno precedente la rappresentazione dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20;
nei giorni di spettacolo dalle ore 16 fino ad inizio rappresentazione.
OSIMO_TEATRO LA NUOVA FENICE 17 dicembre 2022
BIGLIETTI
Settore A 27 euro ridotto 25 euro
Settore B 24 euro ridotto 22 euro
Settore C 19 euro ridotto 17 euro
Speciale giovani 7 euro ridotto fino a 25 anni valido nei palchi laterali di III ordine e loggione
Il ridotto è valido per under 25, over 65 e convenzionati vari.
VENDITA BIGLIETTI 7 giorni prima di ogni spettacolo è possibile acquistare i biglietti presso i punti vendita AMAT e online sul sito www.vivaticket.com
BIGLIETTERIA TEATRO LA NUOVA FENICE 071 9307050
aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 17 alle ore 20
il giorno di spettacolo dalle ore 16
L’acquisto online comporta un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio e non permette di accedere alle riduzioni previste.